Nella notte dal 26 al 27 giugno scorso è accaduto un evento, il quale rappresenta senza esagerazione una prima per l’Italia: le croci della Chiesa ortodossa russa della Natività di Cristo e di S.Nicola Taumaturgo, fabbricate nella famosa fonderia Michelucci di Pistoia, si sono ritrovate per terra. Non sono cadute, certo, anche se questo poteva succedere, com’è già successo nella chiesa russa della Risurrezione a San Remo, dove la croce della cupola centrale è caduta tre anni fà o a Cannes in Francia nella chiesa di San Michele Arcangelo, dov’è crollata nell’interno della chiesa insieme alla cupola. Per fortuna, non vi è stata nessuna vittima in questi tristi incidenti. Qui invece, grazie alla direzione dell’ingegnere Mario Cilento e alla perizia del principale esecutore dei lavori di restauro dei meccanismi di puntellatura delle croci Antonio Troccoli e della sua squadra che ha azionato la gru di 70 metri di altezza, le croci sono state calate a terra con cura e con tutte le precauzioni necessarie. Adesso verranno sottoposte a sabbiatura e poi a doratura nei laboratori dell’Opificio delle pietre dure. Aspettiamo notizie sugli ulteriori sviluppi.