Cari visitatori del nostro sito!


In qualità di rettore della parrocchia ho l’onore di 000418-p7092197_thumb-300x225presentarvi questa magnifica chiesa ortodossa russa in Italia. Malgrado la sua giovane età –  è stata inaugurata nel novembre del 1903 – grazie alla sua particolare vicenda storica,  la nostra chiesa conserva  alcune preziose testimonianze di eventi  risalenti agli ultimi secoli della storia russa.  Russa non certo in senso etnico ma piuttosto nazionale o meglio di civiltà.

Infatti, gli stendardi da processione disposti ai lati dell’ingresso della chiesa superiore sono stati testimoni delle funzioni pasquali celebrate a Parigi in place de la Concorde nel 1814. Fu la prima Pasqua festeggiata nella chiesa da campo dell’imperatore russo Alessandro I, dopo la presa della capitale francese dalle truppe russe, quando tutto l’esercito riunito sulla piazza fece la comunione. Del resto la dedicazione della chiesa al Natale di Cristo prende la sua origine proprio dalla chiesa da campo di Alessandro I.

Nel nartece, a sinistra dell’ingresso, su un semplice portale di legno è appesa la campana dell’incrociatore “Almaz” (Diamante). Questo incrociatore riuscì, unico superstite della battaglia di Tsushima durante la guerra russo-giapponese del 1905, a raggiungere da solo Vladivostok, nonostante i numerosi guasti subiti. Una volta riparato, servì da yacht imperiale e nel 1921 capeggiò uno dei gruppi di navi che consentirono l’esodo dei profughi russi “bianchi” dalla Crimea.

Una reliquia della chiesa è la croce-reliquario appartenuta al metropolita Filarete Romanov (in seguito Patriarca di Mosca e di tutte le Russie)  entrata poi a fare parte del tesoro della casa regnante dopo l’elezione a tsar del  giovane Michele Romanov, ancora sedicenne. I Romanov pregavano davanti a questa croce fino al 1698, quando Pietro I, volendo sposare Anna Mons, ripudiò la prima moglie, Eudossia, nata Lopukhina, rinchiudendola in un monastero di Suzdal’. Essa prese la croce con sé e da quel momento il reliquario passò dalla casa dei Romanov alla famiglia Lopukhin. L’ultima Lopukhina di questo ramo morì a Firenze nel 1922 lasciando la croce alla chiesa dove viene conservata sull’altare .

Nella chiesa superiore, sull’iconostasi  di marmo bianco di Carrara e giallo di Siena, dono dell’ultimo imperatore russo Nicola II, lo tsar martire, troviamo  icone che raffigurano i  santi  protettori  della famiglia imperiale e il monogramma del sovrano.

La cripta di San Nicola Taumaturgo ha ereditato la dedicazione della Cappella privata di uno dei rami della famosa famiglia di industriali minerari, i Demidoff,  stabilitasi a Firenze nel 1822 e che già all’inizio degli anni cinquanta possedeva  una sua chiesa. In seguito alla vendita della proprietà di San Donato in Polverosa, tutti gli arredi della Cappella privata (iconostasi, icone, calici, oggetti  sacri e libri liturgici) furono conservati  e destinati ad addobbare la futura chiesa. Così, chi visita la cripta, ha una possibilità unica di vedere in quale ambiente pregavano questi nostri  illustri antenati.

Purtroppo, attualmente l’esterno dell’edificio si trova  in uno stato di degrado critico. La pietra serena, una pietra  locale fragile e con il difetto di assorbire l’acqua  perdendo così  la sua forma primitiva, ha superato tutti i limiti di funzionalità e rischia di distruggersi a grande velocità, se non si corre ai ripari. Le infiltrazioni nel tetto dell’abside si aggiungano allo stato generale di degrado della parte esterna dell’edificio . È possibile prendere conoscenza dei lavori di restauro in corso nell’apposita sezione del nostro sito a cura del nostro ingegnere. La sua grande professionalità ci assicura una conclusione positiva delle opere di restauro nel 2013 per il giubileo dei 400 anni della casa dei Romanov, sempre se si trovano i mezzi necessari.

E così, benvenuti nel nostro sito con l’augurio che la vostra visita nello spazio virtuale sia seguita da una visita nello spazio reale di Firenze, vera culla della cultura europea dove in via Leone X, il papa di Roma che scrisse a suo tempo due lettere a Ivan il Terribile, si trova una chiesa russa dalle cinque cupole a forma di cipolla.

Arciprete Gheorghij Blatinskij,
Rettore della Chiesa della Natività di Cristo
e di San Nicola Taumaturgo.