La storia
Costruita tra il 1899 e il 1903, la chiesa della Natività di Cristo di Firenze è il primo edificio religioso russo sul territorio italiano. Ciò è stato possibile grazie agli sforzi del parroco p. Vladimir Levickij, ai doni di alcuni parrocchiani , della famiglia Demidoff e dello stesso imperatore Nicola II. La chiesa è un esempio unico di collaborazione tra artisti e artigiani russi e italiani. Se le pitture murali e le icone che adornano l’interno della chiesa sono state dipinte da artisti russi, i lavori murari, gli intagli delle iconostasi, i mosaici e le decorazioni in maiolica sono opera di maestranze italiane.
Costruito nello stile dell’architettura di Mosca e di Jaroslavl’ del XVII s. su progetto di M.T. Preobraženskij, il tempio, disposto su due piani, comprende una chiesa superiore e una cripta. La bellissima iconostasi lignea e tutto l’arredo e le icone della cripta dedicata a San Nicola Taumaturgo, così come la porta d’ingresso e le porte laterali della chiesa superiore sono stati donati dal principe Paolo Demidoff di San Donato e provengono dalla cappella di famiglia fondata nel 1840 nella loro villa vicino a Firenze e smontata dopo la vendita di quest’ultima nel 1876. Le preziose icone della cripta provenienti nella famosa bottega di Pešechonov sono state dipinte con una tecnica mista particolare che unisce l’austera tradizione iconografica antica e lo stile della pittura accademica russa della metà del secolo XIX.
L’interno della chiesa superiore dedicata alla Natività di Cristo è decorato con un ciclo di pitture murali in stile “art nouveau” russo, stile che si è affermato all’inizio del XX s. sotto l’influsso di noti artisti russi come Ivan Bilibin, Viktor Vasnecov, Mihail Nesterov. La magnifica iconostasi di marmo con le icone dei santi protettori della famiglia imperiale è un dono dello tsar-martire Nicola II.